Cerca nel blog

Translate

Lettori fissi

sabato 29 settembre 2012

Pretesti... per immagini


FOTO DI DIEGO ROMEO
Gradevolissima serata ieri al FUNDUK. Un energico Totò Nocera ci ha guidati attraverso un suo personalissimo "viaggio" fatto di "pretesti" che ci hanno inesorabilmente condotto a riflessioni circa alcuni dei problemi che ci coinvolgono più da  vicino. I Pretesti di Totò inoltre ci hanno condotto a ricordare la  figura del giudice Rosario Livatino.











giovedì 27 settembre 2012

PRETESTI



L’Associazione Culturale Labmura
presenta

Totò Nocera
In
“Pretesti”

Un caleidoscopio musicale, letterario e teatrale con un’impronta di riflessione sociale.

o    primo pretesto: riflessione sul mio parlari ammatula
o    secondo pretesto: io e i bambini, il senso di un sogno
o    terzo pretesto: io e carmelo bene
o    quarto pretesto: io e casa della speranza
o    quinto pretesto: io e il mio amore per i luoghi in cui ho vissuto: Agrigento, Palermo, la geografia letteraria ... gli extracomunitari
o    sesto pretesto: lo scirocco e il mare


VENERDI’ 28 SETTEMBRE ore 20.00
Spazio culturale “Il Funduk”
via Santa Maria Dei Greci, 38
AGRIGENTO

Al termine della serata verrà offerto a tutti i partecipanti un piccolo aperitivo.

giovedì 20 settembre 2012

Personale di Pittura Mario Amari



Mario Amari
Personale di Pittura
21 SETTEMBRE – 11 OTTOBRE



Mario Amari  (Calamonaci, 1951),  mostra da subito un sicuro mestiere e una cultura visiva profondamente interiorizzata e meditata. I  suoi  materiali  sono  diversi  ed eterogenei, ed attinti da spazi e tempi diversi.  Nelle immagini che ci offre si gusta  tutto il suo talento di inventore, cioè di chi trova sul suo cammino  oggetti diversi, e li risignifica con l'intelletto e le mani. Non possiamo trascurare o nascondere il suo essere homo faber : il suo approccio apparentemente non intellettuale si manifesta attraverso una serie di  mascheramenti, che a prima vista ci  ingannano sullo  spessore della sua  pittura.  Amari è restauratore di dipinti, e la sua confidenza con l'impervio terreno in cui si svolge il rapporto fra supporto e colore, tra figura e sfondo è onestamente svelata quando, terminato il colore, la  pellicola pittorica si prosciuga e mostra l'umilissimo supporto di legno. Oppure quando, lavorando con ciò che trova, fa i conti con l'irregolare sostanza della realtà. Non c'è compiacimento nei bordi irregolari, non c'è trascuratezza o negligenza, ma accettazione e rappresentazione del limite delle cose.  Nelle commessure fra i legni – coperte e ostentate da un magnifico colore pieno – si intuisce una lontana parentela col pensiero e l'opera di Fontana: quello squarciava le tele nelle sue attese - ci lasciava intuire spazi interminati e tempi di là da venire; Amari racconta l'approdo di una storia: assembla pezzi e ne esalta l'incontro col colore.  Le fenditure  si coprono di luci diverse, e anziché dividere unificano  e integrano le parti verso una unità  superiore.  Ma non  è  tutto  qua.  L'effetto  di spaesamento, e la lieve vertigine che ci coglie   si alimenta del ritmo, altro materiale pregiato nelle mani dell'artista. Leggiamo sulla superficie strati diversi, oggetti enigmatici posti in ordine geometrico, cambiamenti repentini nel tono, spostamenti che il nostro occhio fatica a decifrare, se in soccorso non ci viene il senso di una armonia superiore, accordo di ritmi solo apparentemente contrastanti. Questo colore che tutto copre e tutto accorda in un insieme sinfonico restituisce alla vita oggetti dimenticati, spie di un mondo sommerso nella nostra storia, umili attrezzi di contadini: ci procura una sottile e giusta inquietudine.  Anche qua, altri maestri lasciano un'eco persistente nelle tavole che vediamo: i monocromi di Manzoni, la monumentalità  di Burri si ritrovano in queste piccole, umili tavole, opere in  cui  si  comprende  come il  seme  di  altri  maestri,  per  rivelare  la  sua  fecondità, deve  essere  tradit.Francesco Catalano

Foto di Giuseppe Greco 
 Foto di Giuseppe Greco



Francesco Siracusa (Selezione Artisti)

Con l’intervento di: Francesco Catalano


SABATO 22 SETTEMBRE ore 18:30
Spazio culturale “Il Funduk”, via Santa Maria Dei Greci, 38





















BIANCO E NERO
AL FUNDUK



FOTO DI Giuseppe Greco




 





sabato 8 settembre 2012

"L'incubo di Agrigento, e insieme il suo sogno": il diario privato di Diego Romeo

"L’incubo di Agrigento, e insieme il suo sogno": il diario privato di Diego Romeo

Immagini di un mondo che non esiste più, ma che ritorna prepotentemente nei giorni più intensi della contesa amministrativa mostrando come la città sia cambiata per rimanere sempre la stessa

di Redazione 08/09/2012
Il giornalista Diego Romeo
Il giornalista Diego Romeo
Una platea nutrita, ieri sera, al "Funduk" di Via Santa Maria dei Greci, ha accolto con garbo ed attenzione, "Utopie della memoria - il diario privato di Diego Romeo".

Il giornalista ha raccolto nel montaggio di un suo personalissimo diario privato, i frammenti più inquietanti e significativi della nostra storia passata. Utopie della memoria, perché sulla memoria del nostro passato - con la ciclicità e l'immutabilità dei suoi problemi, tuttavia privi dell'entusiasmo fecondo delle antiche lotte sociali - è solamente possibile comprendere il nostro presente e il nostro futuro.

Immagini di un mondo che non esiste più, fissato a futura memoria sulla pellicola, ma che ritorna prepotentemente nei giorni più intensi della contesa amministrativa mostrando come Agrigento sia cambiata per rimanere sempre la stessa. Quel che è migliorato, quel che è degenerato, quel che si è irrimediabilmente perduto, quel che non dovremmo dimenticare di noi stessi.

Sulla sua personale cultura e sulle sue esperienze d'acuto giornalista, Diego Romeo "immortala" le proteste per l'acqua ad Agrigento, le manifestazioni sociali della sinistra, gli affollati congressi dei vecchi partiti d'opposizione, il centro storico che scompare inghiottito nell'indifferenza, il manicomio; e ancora frammenti della settimana pirandelliana, il teatro, le figure degli intellettuali (Antonino Cremona, Rosetta Romano, Salvatore Di Benedetto), le parole di una preghiera di David Maria Turoldo per la marcia dei pacifisti a Comiso. Di eccezionale rilievo, poi, alcune sequenze che riprendono uno spettacolo del Living Theatre a Palermo.

Romeo concilia avanguardia e tradizione in una dialettica complessa che restituisce il senso della rabbia e la speranza mai sopita del cambiamento della crescita. L'incubo di Agrigento, e insieme il suo sogno.

- Diego Romeo, il significato del suo filmato, la testimonianza di una Agrigento passata o di una Agrigento che vive ancora in questo modo?
"Quella testimonianza è ancora visibile, ritengo che questo documentario potrebbe far sorgere un interrogativo molto personalizzato per ognuno di noi. Ci dovremmo chiedere perchè nonostante tutto quello che facciamo, ognuno col suo angolo di visuale, questa città non riesce a voltare pagina. Perchè? E me lo chiedo soprattutto io che esercito la professione di giornalista, anche questo mi induce a guardare sotto certi occhi, ad osservare un tempo che passa ma non cambia".

- Dove il suo prodotto raggiunge l'apice delle contraddizioni della città di Agrigento?
"Darei molta importanza alle due sequenze iniziali dove appaiono il tempio della concordia e la scala dei turchi filmate in un certo modo. Lo spettatore dovrebbe pensare alla perdita della bellezza con la b maiuscola rispetto a quello che Greci e natura ci hanno lasciato. Non riusciamo a gestirli, non riusciamo a gestire il turismo".

- Prossimi lavori in programma...
"Ho tantissime altre cose da assemblare, serve tempo e riflessione, trovare le ragioni. Ma penso che, anche stimolando Beniamino Biondi, potrei fare un diario privato due".

- Il rilancio di Agrigento può ripartire da luoghi di cultura come il Funduk, perchè Agrigento ancora oggi si nutre di così poche opportunità?
"Il Funduk è un posto fuori dalla cosiddetta 'amicioneria agrigentina' ed è forse l'unico posto dove non mi sento un prostituto. Si può proporre una cosa, questa viene accettata e discussa tranquillamente senza chiederti nulla in cambio, senza il famoso pagamento che più o meno tutti in realtà vogliono. Perchè poi nei centri, nelle associazioni culturali, di solito c'è sempre un politico o un parapolitico, qui invece non c'è. Proprio per questo qui mi sento una persona molto più libera, proprio come le cambe esistenzialiste di Saint-Germain-des-Prés ...forse ripartendo proprio dalla stalla dei chierici del seminario, perchè questo luogo lo era, ritornando a queste origini, probabilmente potremmo un pò rigenerarci".

(rgf)


Potrebbe interessarti:http://www.agrigentonotizie.it/eventi/cultura/diario-diego-romeo-agrigento-8-settembre-2012.html
Leggi le altre notizie su:http://www.agrigentonotizie.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/pages/Agrigentonotizieit/117363480329

Diario privato al Funduk

Diario privato: vecchie pagine di un impegno giornalistico a firma di Diego Romeo. E' il documentario presentato ieri al Funduk davanti ad una attenta e numerosa platea. L'evento è stato introdotto dal critico cinematografico Beniamino Biondi e  dal Direttore de "L'Amico del Popolo" Don Carmelo Petrone che, con una attenta analisi delle immagini, ne hanno tracciato la qualità del montaggio rappresentativo di quella realtà come ci è stata data di attraversarla e della quale a tutt'oggi si registrano le odierne contraddizioni. Immagini impietose, che hanno avuto il loro peso, schiacciante fino ai nostri giorni, nella risposta che Diego Romeo ha dato davanti alle telecamere di Teleacras ed ai giornalisti che chiedevano se si potesse sperare per Agrigento un futuro migliore o quantomeno un miglioramento delle nostre condizioni. La risposta ovviamente è stata impietosa quanto le immagini proiettate al Funduk. Dice Biondi: "il senso della rabbia e la speranza mai sopita del cambiamento della crescita sia l'incubo di Agrigento, e insieme il suo sogno". Personalmente auspico un incubo piuttosto che un sogno: nel sogno ci si culla da un incubo ci si desta.
Giuseppe Greco

venerdì 7 settembre 2012

Statistiche Blog


Cari Amici,
era il 27 luglio di quest'anno quando  insieme a Beniamino Biondi abbiamo deciso di creare questo Blog. L'esigenza nasceva da una nostra volontà di raccogliere e fissare a futura memoria le attività dell'Associazione Culturale LabMura onde non andassero perse nel tempo, dato che negli ultimi tre anni  l'Associazione, dapprima con lo sforzo di Beniamino e di pochi altri amici, operava sul territorio proponendo rassegne cinematografiche, incontri letterari, dibattiti civici, mostre d’arte e fotografia, e più di recente spettacoli teatrali e un concerto. Tutte iniziative che abbiamo solo in parte raccolto in questo blog che è come una sorta di cantiere aperto di iniziative passate e presenti, dal 2004 anno di nascita della LabMura (Laboratorio via delle Mura) fino ad oggi.
Quando ci siamo convinti a questo progetto mediatico e virtuale, non avremmo mai immaginato la grande attenzione che le persone avrebbero tributato a questo Blog. Adesso reputiamo doveroso divulgare i risultati e le statistiche che vedono queste nostre pagine visionate da utenti residenti in Italia, nella Federazione Russa, negli Stati Uniti, in Germania, Francia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e addirittura Cina. Più precisamente, in dettaglio:

Giuseppe Greco


                   Visualizzazione di pagine per paese

VoceVisualizzazioni di pagine
Italia
1129
Federazione Russa
160
Stati Uniti
93
Germania
46
Francia
27
Spagna
12
Regno Unito
4
Cina
1
Paesi Bassi
1

Visualizzazioni di pagine per browser
VoceVisualizzazioni di pagine
Chrome
717 (48%)
Internet Explorer
304 (20%)
Firefox
273 (18%)
Safari
93 (6%)
Opera
41 (2%)
Mobile Safari
38 (2%)
OS;FBSV
6 (<1%)
Mobile
5 (<1%)
Netscape
4 (<1%)
Flipboard
1 (<1%)
Immagine raffigurante i browser più popolari

Visualizzazioni di pagine per sistema operativo

VoceVisualizzazioni di pagine
Windows
1232 (83%)
Macintosh
127 (8%)
iPhone
49 (3%)
Android
46 (3%)
Linux
18 (1%)
Other Unix
5 (<1%)
iPad
5 (<1%)



Immagine raffigurante le piattaforme più popolari



La Panoramica riferita ad oggi

Grafico delle visualizzazioni di pagine di Blogger
Visualizzazioni di pagine: oggi
19
Visualizzazioni di pagine: ieri
62
Visualizzazioni di pagine: ultimo mese
1.274
Visualizzazioni di pagine: tutta la cronologia
1.482
Non contare le tue visualizzazioni di pagina