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giovedì 11 ottobre 2012

Personale di Franco Fasulo ed il cinema di animazone di Lillo Sorce



L’Associazione Culturale Labmura
presenta
Marea – Personale di Franco Fasulo
a seguire
Il cinema di animazione di Lillo Sorce

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Marea (pitture)
Personale di Franco Fasulo
Ospite l’Autore

Fasulo si porta addosso la luce sotto la quale è cresciuto: essa lo accompagna, lo insegue, lo contiene. Non serve confinarsi in una grigia contrada settentrionale, non basta nascondersi allo sguardo affettuoso degli amici: questa luce erompe dalle tele e bagna il gesto nervoso dei suoi pennelli. Una volta abbandonato il movimento educato di cui è capace nel disegno, Franco lascia che il colore dilaghi in queste tavole e ci inondi. Il colore infatti ci afferra impetuoso, trascina il nostro sguardo e lo costringe a guardare da vicino tutta la bellezza che quotidianamente si dispiega sotto i nostri occhi. Paesaggi costruiti con la luce. Lattiginosa luce divina - “Nur”- che copre i riflessi. Dove le forme aeree stentano a specchiarsi, e le sagome rovesciate sono piuttosto assorbite in una materia densa e abbacinante, che è difficile contenere. Gli occhi si socchiudono. Una luce che restituisce verità alle cose, che solleva il velo dell'apparenza e schiaccia tutto il visibile e il mutevole in un colore sabbioso: la liquida marea azzurrina annega e si trasfigura in un  chiarore caldo che è memoria del deserto. Farwa: vengono in mente – a ben altre latitudini – le gessose marine di Cézanne all'Estaque. Lo spazio è perentorio, costruito per campi di colore che sembrano scontrarsi – e modellarsi in forme aguzze. Ci pare di riconoscere dei luoghi: ci ritroviamo immersi in questa geografia universale. E tuttavia non sono altro che forme, linee, glifi, addirittura graffi che si sistemano – non senza drammi – sulla superficie. Ritorna l'eterna questione della lotta incessante tra forma, figura e astrazione, nella quale già Nicolas de Staël consumò il suo talento, proprio qui, da queste parti – sotto questa luce. Campi di colore scuro che risalgono da abissi, nei quali la nostra presenza pare voler scivolare recedono sovrastati da un orizzonte candido: qui il colore si anima, si divarica per far posto a una colata rugginosa, una marea lavica che pare avanzare verso di noi – alla maniera di Rothko: Nidar.  Non c'è mimesi, né compiacimento, né voglia di renderci la vita facile, mentre gli occhi scivolano sulleRive: cunei di colori opposti si sovrappongono e generano nel loro accostarsi una lingua di fuoco. Un chiarore cupo e pesante recede in alto e si chiarifica – fino a diventare liquido e cristallino in basso: il colore disuguale – steso quasi a risparmio – gratta la tessitura regolare della tela, e la trasforma in  trasparenza. Tirreno: forma quadrata in cui l'orizzonte si innalza alla quota aurea: su di esso poggia un cielo spesso e platonicamente immobile. Di qua dall'orizzonte l'inarrestabile rimescolarsi delle acque e dei colori erratici e semisommersi: l'azzurro madreperlaceo, il bruno, il nero si sovrappongono, si ritraggono come risacca e culminano in un rosso incandescente. Dondolìo di pareti a strapiombo su scure acque destinate a un equilibrio precario e mutevole. La luce inciampa: si ferma sulla tessitura irregolare del colore rappreso, scivola sulle pieghe pastose, punteggia abissi e profondità con il suo scintillìo irriducibile. La marea è – per definizione – incessante movimento, commentato da questa luce polverizzata, spruzzata. La firma è incisa in un colore grasso. Scritta con la luce. Il colore si rapprende in concrezioni spugnose, come sabbia in cui la risacca si assorbe rapida. La scrittura oscilla: resiste alla tentazione di descrivere per consolare la nostra ossessiva ricerca di rassicurazioni e si ferma sull'orlo delle forme, della loro necessità e verità. Davanti a tanta verità noi, gli illuminati, barcolliamo. (F. C.)

Interviene Francesco Catalano
Docente di Storia dell’Arte al Liceo Classico Empedocle

ore 19:00 – 21:00

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Il cinema di animazione di Lillo Sorce
Conversazioni con l’Autore
a cura di Beniamino Biondi
Conversazioni e proiezioni di video di Lillo Sorce, cineasta, direttore della fotografia, esperto nel cinema di animazione e nel 3D. Un lungo ed articolato percorso attraverso la proiezione di un video di 50’ che illustra e documenta la ricchissima attività di Sorce e la varie forme di espressione intorno alle quali essa si è formata e compiuta nel riconoscimento nazionale di una tecnica professionale e creativa di altissimo rigore.

ORE 21:00 – 23:00

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VENERDI’ 12 OTTOBRE
Spazio culturale “Il Funduk”
via Santa Maria Dei Greci, 38
AGRIGENTO

Al termine dei due eventi della serata verrà offerto a tutti i partecipanti un piccolo aperitivo.

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