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lunedì 15 ottobre 2012

La Valle Dei Templi quotidiano online: "Approdi (al) Funduk" un'esperienza di "cultura" democratica



“Approdi (al) Funduk” – un’esperienza di “cultura” democratica

Un’ esperienza durata un lungo respiro, che ha attraversato tutta un’estate, come di chi finalmente riesce ad introdurre una boccata d’aria fresca e pura nei suoi polmoni. Questo è stato personalmente il “senso” che ho percepito, partecipando a questa esperienza “Approdi (al) Funduk”. Non si era mai vista ad Agrigento un’esperienza del genere. Gente che, attraverso la propria autarchica comunicazione, ha calato la propria mano in un gioco più grande di loro, presentando un poker d’assi alla Città che, sorpresa di tale audacia ne è rimasta alla fine piacevolmente sorpresa. Forse una voglia mai sopita di cultura genuina? Vallo a sapere fatto sta, che ho notato dall’evento di Piero Nissim in poi, una certa apertura a quella che da principio sembrava una boicottata chiusura. Del resto, tutto ciò non intaccava gli organizzatori che anzi, con una marcia in più e incoraggiati da un generoso pubblico, sicuro dei propri competenti mezzi, andava avanti come solo un rullo compressore potrebbe fare. Pazzi definirebbe a ragione qualcuno, ma di quella sana follia che aiuta a non impazzire in una Città come questa, che fagocita se stessa. Il destino di una Città dipende dagli stessi abitanti e se nessuno prova a forzare la mano, quale pensate possa essere il giudizio su di noi, dato da chi, tra 100 anni dovesse per studio o per passione giudicare le nostre gesta? Francamente penso che in un misto di coscienza o per meglio dire “presa di coscienza” e di inconscia consapevolezza, gli organizzatori si siano posti questa questione. Il risultato? Vivere. Hanno vissuto la propria vita attraverso le loro attività culturali, hanno goduto nell’intrecciare relazioni sociali, si sono compiaciuti nel notare l’approvazione delle loro gesta da parte di un pubblico veramente trasversale! Dovete sapere, che al Funduk, è venuta gente di tutte le estrazioni sociali, di tutti i livelli culturali, di ogni religione e ideologia sociale. Questo è stato il profondo segreto di un successo inaspettato, insperato, che ha permesso per esempio, 1000 visite al mese nel Blog dei loro eventi, il fatto di non possedere un proprio “recinto” culturale, avendo soltanto la propria “libertà culturale”, è stato determinante nell’innescare lo scardinamento di tutti i recinti, di un meccanismo diabolico che vuole tutti diversi tutti divisi tutti un’isola nell’isola. Veramente questi “Signori” del Funduk hanno fatto, nelle loro catacombe agrigentine, Cultura Democratica!
Giuseppe Greco

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